Teatro Comunale di Monfalcone

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16 Febbraio 2012 alle ore 20:45

Quartetto Minetti

Maria Ehmer violino
Anna Knopp violino
Milan Milojicic viola
Leonhard Roczek violoncello

Ludwig van Beethoven (1770 – 1827)
Quartetto n. 11 op. 95
György Ligeti (1923 – 2006)
Quartetto n. 1 “Métamorphoses nocturnes”

Igor Stravinskij (1882 – 1971)
Tre pezzi
Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809 – 1847)
Quartetto n. 6 op. 80

L’unico quartetto d’archi presente in stagione – una formazione, quella del quartetto d’archi, che rappresenta il cuore e l’essenza della musica da camera – è un giovane quartetto austriaco, il Minetti, che negli anni successivi alla sua costituzione (2003) ha vinto molti prestigiosi concorsi internazionali (Firenze, Vienna, Graz) e nella stagione 2008-2009 è stato scelto come “rising star” dall’Associazione ECHO che raggruppa le più importanti sale da concerto europee.
Un programma molto vario che si apre con il Quartetto n. 11 op. 95 che Beethoven scrisse nel 1809 e noto con il titolo di Serioso e si chiude ugualmente in fa minore, con il Quartetto n. 6 op. 80, l’ultimo composto nel 1847 da un Mendelssohn angosciato per la morte della sorella Fanny. Al centro del programma il Quartetto n. 1 “Métamorphoses nocturnes” di Ligeti (un quartetto che, a differenza del n. 2 presentato lo scorso anno dal Quartetto Auryn, appartiene agli anni 1953-‘54, agli anni cioè in cui Ligeti scrive ancora nella scia di Bartók e di Berg) e i Tre pezzi di Igor Stravinskij, tre brevissime pagine del 1914.

Dettagli

Data:
16 Febbraio 2012
Ora:
20:45
Categorie Spettacolo:
,
Tag Spettacolo:

Maria Ehmer violino
Anna Knopp violino
Milan Milojicic viola
Leonhard Roczek violoncello

Ludwig van Beethoven (1770 – 1827)
Quartetto n. 11 op. 95
György Ligeti (1923 – 2006)
Quartetto n. 1 “Métamorphoses nocturnes”

Igor Stravinskij (1882 – 1971)
Tre pezzi
Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809 – 1847)
Quartetto n. 6 op. 80

L’unico quartetto d’archi presente in stagione – una formazione, quella del quartetto d’archi, che rappresenta il cuore e l’essenza della musica da camera – è un giovane quartetto austriaco, il Minetti, che negli anni successivi alla sua costituzione (2003) ha vinto molti prestigiosi concorsi internazionali (Firenze, Vienna, Graz) e nella stagione 2008-2009 è stato scelto come “rising star” dall’Associazione ECHO che raggruppa le più importanti sale da concerto europee.
Un programma molto vario che si apre con il Quartetto n. 11 op. 95 che Beethoven scrisse nel 1809 e noto con il titolo di Serioso e si chiude ugualmente in fa minore, con il Quartetto n. 6 op. 80, l’ultimo composto nel 1847 da un Mendelssohn angosciato per la morte della sorella Fanny. Al centro del programma il Quartetto n. 1 “Métamorphoses nocturnes” di Ligeti (un quartetto che, a differenza del n. 2 presentato lo scorso anno dal Quartetto Auryn, appartiene agli anni 1953-‘54, agli anni cioè in cui Ligeti scrive ancora nella scia di Bartók e di Berg) e i Tre pezzi di Igor Stravinskij, tre brevissime pagine del 1914.

Stagione 2011-2012

Quartetto Minetti

'900&oltre / Musica
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Ludwig van Beethoven (1770 – 1827)
Quartetto n. 11 op. 95
György Ligeti (1923 – 2006)
Quartetto n. 1 “Métamorphoses nocturnes”

Igor Stravinskij (1882 – 1971)
Tre pezzi
Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809 – 1847)
Quartetto n. 6 op. 80

L’unico quartetto d’archi presente in stagione – una formazione, quella del quartetto d’archi, che rappresenta il cuore e l’essenza della musica da camera – è un giovane quartetto austriaco, il Minetti, che negli anni successivi alla sua costituzione (2003) ha vinto molti prestigiosi concorsi internazionali (Firenze, Vienna, Graz) e nella stagione 2008-2009 è stato scelto come “rising star” dall’Associazione ECHO che raggruppa le più importanti sale da concerto europee.
Un programma molto vario che si apre con il Quartetto n. 11 op. 95 che Beethoven scrisse nel 1809 e noto con il titolo di Serioso e si chiude ugualmente in fa minore, con il Quartetto n. 6 op. 80, l’ultimo composto nel 1847 da un Mendelssohn angosciato per la morte della sorella Fanny. Al centro del programma il Quartetto n. 1 “Métamorphoses nocturnes” di Ligeti (un quartetto che, a differenza del n. 2 presentato lo scorso anno dal Quartetto Auryn, appartiene agli anni 1953-‘54, agli anni cioè in cui Ligeti scrive ancora nella scia di Bartók e di Berg) e i Tre pezzi di Igor Stravinskij, tre brevissime pagine del 1914.

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Ora:
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Ludwig van Beethoven (1770 – 1827)
Quartetto n. 11 op. 95
György Ligeti (1923 – 2006)
Quartetto n. 1 “Métamorphoses nocturnes”

Igor Stravinskij (1882 – 1971)
Tre pezzi
Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809 – 1847)
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L’unico quartetto d’archi presente in stagione – una formazione, quella del quartetto d’archi, che rappresenta il cuore e l’essenza della musica da camera – è un giovane quartetto austriaco, il Minetti, che negli anni successivi alla sua costituzione (2003) ha vinto molti prestigiosi concorsi internazionali (Firenze, Vienna, Graz) e nella stagione 2008-2009 è stato scelto come “rising star” dall’Associazione ECHO che raggruppa le più importanti sale da concerto europee.
Un programma molto vario che si apre con il Quartetto n. 11 op. 95 che Beethoven scrisse nel 1809 e noto con il titolo di Serioso e si chiude ugualmente in fa minore, con il Quartetto n. 6 op. 80, l’ultimo composto nel 1847 da un Mendelssohn angosciato per la morte della sorella Fanny. Al centro del programma il Quartetto n. 1 “Métamorphoses nocturnes” di Ligeti (un quartetto che, a differenza del n. 2 presentato lo scorso anno dal Quartetto Auryn, appartiene agli anni 1953-‘54, agli anni cioè in cui Ligeti scrive ancora nella scia di Bartók e di Berg) e i Tre pezzi di Igor Stravinskij, tre brevissime pagine del 1914.

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