Teatro Comunale di Monfalcone

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29 Febbraio 2012 alle ore 20:45

Ensemble Zefiro

Alfredo Bernardini, Paolo Grazzi oboi
Lorenzo Coppola, Danilo Zauli clarinetti
Dileno Baldin, Francesco Meucci corni
Alberto Grazzi, Giorgio Mandolesi fagotti

Ludwig van Beethoven (1770 – 1827)
Ottetto (Parthia) op. 103
Rondino WoO 25
Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)
Serenata K 388 (364a)

Gioachino Rossini (1792 – 1868)
Ouverture e Arie da “Il barbiere di Siviglia”
(arr. W. Sedlak)

Harmonie è il termine tedesco con cui si designa un complesso a fiati. Sono i musicisti boemi gli specialisti di questa formazione che nasce come sestetto (2 oboi o corni inglesi, 2 fagotti, 2 corni) e che, quando i clarinetti divennero più comuni, si ampliò all’ottetto, fino a diventare una vera e propria moda dopo il 1780 a Vienna, quando l’imperatore Giuseppe II estrapolò dalla sua orchestra di corte per l’opera una Harmonie ufficiale destinata primariamente a suonare trascrizioni per fiati di opere del repertorio imperiale.
A Vienna l’Harmonie imperiale, connessa anche a compiti militari, fu usata per fornire alla corte musica gradevole durante l’ora dei pasti. Una consuetudine che Mozart mise in scena nel finale del Don Giovanni.
A questo repertorio – anche se la Serenata K 388 di Mozart trascende la mondanità del genere – è dedicato il programma di Zefiro, uno dei migliori complessi a fiati con strumenti originali della scena musicale europea. L’ensemble, costituitosi a Mantova nel 1989, svolge un’importante attività internazionale e ha ottenuto, per la sua ricca produzione discografica, molti prestigiosi riconoscimenti come il “Grand Prix du Disque”, il “Diapason d’Or” e altri ancora.

Dettagli

Data:
29 Febbraio 2012
Ora:
20:45
Categoria Spettacolo:
Tag Spettacolo:

Alfredo Bernardini, Paolo Grazzi oboi
Lorenzo Coppola, Danilo Zauli clarinetti
Dileno Baldin, Francesco Meucci corni
Alberto Grazzi, Giorgio Mandolesi fagotti

Ludwig van Beethoven (1770 – 1827)
Ottetto (Parthia) op. 103
Rondino WoO 25
Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)
Serenata K 388 (364a)

Gioachino Rossini (1792 – 1868)
Ouverture e Arie da “Il barbiere di Siviglia”
(arr. W. Sedlak)

Harmonie è il termine tedesco con cui si designa un complesso a fiati. Sono i musicisti boemi gli specialisti di questa formazione che nasce come sestetto (2 oboi o corni inglesi, 2 fagotti, 2 corni) e che, quando i clarinetti divennero più comuni, si ampliò all’ottetto, fino a diventare una vera e propria moda dopo il 1780 a Vienna, quando l’imperatore Giuseppe II estrapolò dalla sua orchestra di corte per l’opera una Harmonie ufficiale destinata primariamente a suonare trascrizioni per fiati di opere del repertorio imperiale.
A Vienna l’Harmonie imperiale, connessa anche a compiti militari, fu usata per fornire alla corte musica gradevole durante l’ora dei pasti. Una consuetudine che Mozart mise in scena nel finale del Don Giovanni.
A questo repertorio – anche se la Serenata K 388 di Mozart trascende la mondanità del genere – è dedicato il programma di Zefiro, uno dei migliori complessi a fiati con strumenti originali della scena musicale europea. L’ensemble, costituitosi a Mantova nel 1989, svolge un’importante attività internazionale e ha ottenuto, per la sua ricca produzione discografica, molti prestigiosi riconoscimenti come il “Grand Prix du Disque”, il “Diapason d’Or” e altri ancora.

Stagione 2011-2012

Ensemble Zefiro

Musica
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Ensemble Zefiro

Alfredo Bernardini, Paolo Grazzi oboi
Lorenzo Coppola, Danilo Zauli clarinetti
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Alberto Grazzi, Giorgio Mandolesi fagotti

Ludwig van Beethoven (1770 – 1827)
Ottetto (Parthia) op. 103
Rondino WoO 25
Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)
Serenata K 388 (364a)

Gioachino Rossini (1792 – 1868)
Ouverture e Arie da “Il barbiere di Siviglia”
(arr. W. Sedlak)

Harmonie è il termine tedesco con cui si designa un complesso a fiati. Sono i musicisti boemi gli specialisti di questa formazione che nasce come sestetto (2 oboi o corni inglesi, 2 fagotti, 2 corni) e che, quando i clarinetti divennero più comuni, si ampliò all’ottetto, fino a diventare una vera e propria moda dopo il 1780 a Vienna, quando l’imperatore Giuseppe II estrapolò dalla sua orchestra di corte per l’opera una Harmonie ufficiale destinata primariamente a suonare trascrizioni per fiati di opere del repertorio imperiale.
A Vienna l’Harmonie imperiale, connessa anche a compiti militari, fu usata per fornire alla corte musica gradevole durante l’ora dei pasti. Una consuetudine che Mozart mise in scena nel finale del Don Giovanni.
A questo repertorio – anche se la Serenata K 388 di Mozart trascende la mondanità del genere – è dedicato il programma di Zefiro, uno dei migliori complessi a fiati con strumenti originali della scena musicale europea. L’ensemble, costituitosi a Mantova nel 1989, svolge un’importante attività internazionale e ha ottenuto, per la sua ricca produzione discografica, molti prestigiosi riconoscimenti come il “Grand Prix du Disque”, il “Diapason d’Or” e altri ancora.

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Data:
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Ora:
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Alfredo Bernardini, Paolo Grazzi oboi
Lorenzo Coppola, Danilo Zauli clarinetti
Dileno Baldin, Francesco Meucci corni
Alberto Grazzi, Giorgio Mandolesi fagotti

Ludwig van Beethoven (1770 – 1827)
Ottetto (Parthia) op. 103
Rondino WoO 25
Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)
Serenata K 388 (364a)

Gioachino Rossini (1792 – 1868)
Ouverture e Arie da “Il barbiere di Siviglia”
(arr. W. Sedlak)

Harmonie è il termine tedesco con cui si designa un complesso a fiati. Sono i musicisti boemi gli specialisti di questa formazione che nasce come sestetto (2 oboi o corni inglesi, 2 fagotti, 2 corni) e che, quando i clarinetti divennero più comuni, si ampliò all’ottetto, fino a diventare una vera e propria moda dopo il 1780 a Vienna, quando l’imperatore Giuseppe II estrapolò dalla sua orchestra di corte per l’opera una Harmonie ufficiale destinata primariamente a suonare trascrizioni per fiati di opere del repertorio imperiale.
A Vienna l’Harmonie imperiale, connessa anche a compiti militari, fu usata per fornire alla corte musica gradevole durante l’ora dei pasti. Una consuetudine che Mozart mise in scena nel finale del Don Giovanni.
A questo repertorio – anche se la Serenata K 388 di Mozart trascende la mondanità del genere – è dedicato il programma di Zefiro, uno dei migliori complessi a fiati con strumenti originali della scena musicale europea. L’ensemble, costituitosi a Mantova nel 1989, svolge un’importante attività internazionale e ha ottenuto, per la sua ricca produzione discografica, molti prestigiosi riconoscimenti come il “Grand Prix du Disque”, il “Diapason d’Or” e altri ancora.

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Data:
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Ora:
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