Teatro Comunale di Monfalcone

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4 Marzo 2010 alle ore 20:45

Maurizio Baglini

Pianoforte

IX SINFONIA

LUDWIG VAN BEETHOVEN
(Bonn 1770 – Vienna 1827)
Sinfonia n. 9, in re minore op. 125
trascrizione per pianoforte solo
di Franz Liszt

Maurizio Baglini, pisano, sulla soglia dei quarant’anni, vanta un curriculum straordinario per il numero di premi conquistati nei maggiori concorsi internazionali e i recital sostenuti sui palcoscenici più prestigiosi. Fra le più recenti produzioni è la monumentale Nona Sinfonia di Beethoven nella trascrizione di Liszt per pianoforte solo. Un lavoro che solo il leggendario pianista ungherese poteva concepire per le terrificanti problematiche che la partitura beethoveniana per soli, coro e orchestra poneva nella distribuzione delle parti su una tastiera e per due sole mani.
Baglini ha fatto proprio il progetto lisztiano, traducendolo sul gran coda Fazioli, ossia sullo strumento più adatto a ricreare la grandiosità della struttura originale, e registrando per la Decca un CD imperdibile.
Nelle note che accompagnano il disco, Maurizio Baglini scrive: “La domanda che si pone l’esecutore in procinto di affrontare tali trascrizioni è la seguente: è lecito proporre lavori che esistono esclusivamente perché è stata messa mano ad opere di genesi perfetta? La risposta è affermativa se tali operazioni sono compiute da un genio […] Di conseguenza, per l’esecutore che affronta le trascrizioni lisztiane […] il secondo punto di domanda è: quale dei due geni deve rivestire un peso maggiore nella volontà di restituzione interpretativa fedele al testo? E quale testo ha maggiore peso: la divina, sublime partitura orchestrale di Beethoven, o la sapiente e completissima trascrizione per pianoforte di Liszt? Forse solo i dogmatici possono dare una risposta inequivocabilmente unidirezionale, ma è ovvio che Liszt abbia infuso nella matrice beethoveniana un peso specifico assoluto, dal punto di vista puramente emotivo, dal quale l’interprete non può più prescindere”.

Dettagli

Data:
4 Marzo 2010
Ora:
20:45
Categoria Spettacolo:
Tag Spettacolo:

Pianoforte

IX SINFONIA

LUDWIG VAN BEETHOVEN
(Bonn 1770 – Vienna 1827)
Sinfonia n. 9, in re minore op. 125
trascrizione per pianoforte solo
di Franz Liszt

Maurizio Baglini, pisano, sulla soglia dei quarant’anni, vanta un curriculum straordinario per il numero di premi conquistati nei maggiori concorsi internazionali e i recital sostenuti sui palcoscenici più prestigiosi. Fra le più recenti produzioni è la monumentale Nona Sinfonia di Beethoven nella trascrizione di Liszt per pianoforte solo. Un lavoro che solo il leggendario pianista ungherese poteva concepire per le terrificanti problematiche che la partitura beethoveniana per soli, coro e orchestra poneva nella distribuzione delle parti su una tastiera e per due sole mani.
Baglini ha fatto proprio il progetto lisztiano, traducendolo sul gran coda Fazioli, ossia sullo strumento più adatto a ricreare la grandiosità della struttura originale, e registrando per la Decca un CD imperdibile.
Nelle note che accompagnano il disco, Maurizio Baglini scrive: “La domanda che si pone l’esecutore in procinto di affrontare tali trascrizioni è la seguente: è lecito proporre lavori che esistono esclusivamente perché è stata messa mano ad opere di genesi perfetta? La risposta è affermativa se tali operazioni sono compiute da un genio […] Di conseguenza, per l’esecutore che affronta le trascrizioni lisztiane […] il secondo punto di domanda è: quale dei due geni deve rivestire un peso maggiore nella volontà di restituzione interpretativa fedele al testo? E quale testo ha maggiore peso: la divina, sublime partitura orchestrale di Beethoven, o la sapiente e completissima trascrizione per pianoforte di Liszt? Forse solo i dogmatici possono dare una risposta inequivocabilmente unidirezionale, ma è ovvio che Liszt abbia infuso nella matrice beethoveniana un peso specifico assoluto, dal punto di vista puramente emotivo, dal quale l’interprete non può più prescindere”.

Stagione 2009-2010

Maurizio Baglini

Musica
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Maurizio Baglini

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IX SINFONIA

LUDWIG VAN BEETHOVEN
(Bonn 1770 – Vienna 1827)
Sinfonia n. 9, in re minore op. 125
trascrizione per pianoforte solo
di Franz Liszt

Maurizio Baglini, pisano, sulla soglia dei quarant’anni, vanta un curriculum straordinario per il numero di premi conquistati nei maggiori concorsi internazionali e i recital sostenuti sui palcoscenici più prestigiosi. Fra le più recenti produzioni è la monumentale Nona Sinfonia di Beethoven nella trascrizione di Liszt per pianoforte solo. Un lavoro che solo il leggendario pianista ungherese poteva concepire per le terrificanti problematiche che la partitura beethoveniana per soli, coro e orchestra poneva nella distribuzione delle parti su una tastiera e per due sole mani.
Baglini ha fatto proprio il progetto lisztiano, traducendolo sul gran coda Fazioli, ossia sullo strumento più adatto a ricreare la grandiosità della struttura originale, e registrando per la Decca un CD imperdibile.
Nelle note che accompagnano il disco, Maurizio Baglini scrive: “La domanda che si pone l’esecutore in procinto di affrontare tali trascrizioni è la seguente: è lecito proporre lavori che esistono esclusivamente perché è stata messa mano ad opere di genesi perfetta? La risposta è affermativa se tali operazioni sono compiute da un genio […] Di conseguenza, per l’esecutore che affronta le trascrizioni lisztiane […] il secondo punto di domanda è: quale dei due geni deve rivestire un peso maggiore nella volontà di restituzione interpretativa fedele al testo? E quale testo ha maggiore peso: la divina, sublime partitura orchestrale di Beethoven, o la sapiente e completissima trascrizione per pianoforte di Liszt? Forse solo i dogmatici possono dare una risposta inequivocabilmente unidirezionale, ma è ovvio che Liszt abbia infuso nella matrice beethoveniana un peso specifico assoluto, dal punto di vista puramente emotivo, dal quale l’interprete non può più prescindere”.

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4 Marzo 2010
Ora:
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LUDWIG VAN BEETHOVEN
(Bonn 1770 – Vienna 1827)
Sinfonia n. 9, in re minore op. 125
trascrizione per pianoforte solo
di Franz Liszt

Maurizio Baglini, pisano, sulla soglia dei quarant’anni, vanta un curriculum straordinario per il numero di premi conquistati nei maggiori concorsi internazionali e i recital sostenuti sui palcoscenici più prestigiosi. Fra le più recenti produzioni è la monumentale Nona Sinfonia di Beethoven nella trascrizione di Liszt per pianoforte solo. Un lavoro che solo il leggendario pianista ungherese poteva concepire per le terrificanti problematiche che la partitura beethoveniana per soli, coro e orchestra poneva nella distribuzione delle parti su una tastiera e per due sole mani.
Baglini ha fatto proprio il progetto lisztiano, traducendolo sul gran coda Fazioli, ossia sullo strumento più adatto a ricreare la grandiosità della struttura originale, e registrando per la Decca un CD imperdibile.
Nelle note che accompagnano il disco, Maurizio Baglini scrive: “La domanda che si pone l’esecutore in procinto di affrontare tali trascrizioni è la seguente: è lecito proporre lavori che esistono esclusivamente perché è stata messa mano ad opere di genesi perfetta? La risposta è affermativa se tali operazioni sono compiute da un genio […] Di conseguenza, per l’esecutore che affronta le trascrizioni lisztiane […] il secondo punto di domanda è: quale dei due geni deve rivestire un peso maggiore nella volontà di restituzione interpretativa fedele al testo? E quale testo ha maggiore peso: la divina, sublime partitura orchestrale di Beethoven, o la sapiente e completissima trascrizione per pianoforte di Liszt? Forse solo i dogmatici possono dare una risposta inequivocabilmente unidirezionale, ma è ovvio che Liszt abbia infuso nella matrice beethoveniana un peso specifico assoluto, dal punto di vista puramente emotivo, dal quale l’interprete non può più prescindere”.

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Data:
4 Marzo 2010
Ora:
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