Teatro Comunale di Monfalcone

Caricamento Spettacoli

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3 Febbraio 2023 alle ore 20:45

Ricuart/Remember

Giulia Della Peruta soprano
Lora Pavletić mezzosoprano
Kristian Maruš tenore
Alex Martini baritono

Ilic Dunja violino
Eiling Labarca viola
Marta Storer violoncello
Stefan Proiović fisarmonica
Alessandro Del Gobbo pianoforte

rielaborazioni musicali di Federico Gon
progetto drammaturgico di Vincenzo De Vivo
immagini di Aliaksei Zuyeu

Monte Canino
canto della Prima Guerra Mondiale (1915)

La lontananza
Domenico Modugno (1970)

Remember When
The Platters (1959)

Auf dem Hügel sitz ich spähend
Ludwig van Beethoven (1816)
Lied da An die ferne Geliebte op. 98

Lontano lontano
Luigi Tenco (1966)

Lacreme napulitane
Libero Bovio / Francesco Buongiovanni (1950)

Gam gam
Elie Botbol (1993)

Va’ Pensiero
Giuseppe Verdi (1842)
da Nabucco

Vola Colomba
Bixio Cherubini / Carlo Concina (1952)

In der Ferne
Franz Schubert (1828)
Lied da Schwanengesang D 957

La canzone dell’amore perduto
Fabrizio De Andrè (1966)

Da secoli l’uomo affida alla poesia e al canto quel sentimento che esprime di volta in volta il dolore della separazione, la coscienza della lontananza, l’aspirazione al ritorno, la paura della perdita. L’esilio, l’emigrazione, l’esodo forzato dovuto a conflitti e a carestie, ma anche la sola distanza fisica sono in grado di generare quel sentimento che diviene struggente ricordo di una “patria sì bella e perduta”, amarezza per una condizione di vita determinata da ingiustizie sociali, fatica di chi è costretto a vagare in cerca di un porto sicuro, ma anche struggimento per un amore lontano e speranza di ritorno.
Federico Gon, compositore, raccoglie e rielabora temi di canzoni, Lieder, cori provenienti da generi ed autori diversi e lontani, tutti arricchiti di senso da chi li ha composti, suonati, cantati, ripetuti sulle labbra o nella memoria, scegliendoli come colonna sonora dei propri stati d’animo o come espressione collettiva di un sentimento comune.
Vincenzo De Vivo, autore della drammaturgia, assembla testimonianze, lettere, ricordi di tempi remoti e vicini, di gente prossima e lontana. Aliaksei Zuyeu, fotografo, restituisce in immagini sentimenti ed emozioni.

Dettagli

Data:
3 Febbraio 2023
Ora:
20:45
Categorie Spettacolo:
,
Tag Spettacolo:

Giulia Della Peruta soprano
Lora Pavletić mezzosoprano
Kristian Maruš tenore
Alex Martini baritono

Ilic Dunja violino
Eiling Labarca viola
Marta Storer violoncello
Stefan Proiović fisarmonica
Alessandro Del Gobbo pianoforte

rielaborazioni musicali di Federico Gon
progetto drammaturgico di Vincenzo De Vivo
immagini di Aliaksei Zuyeu

Monte Canino
canto della Prima Guerra Mondiale (1915)

La lontananza
Domenico Modugno (1970)

Remember When
The Platters (1959)

Auf dem Hügel sitz ich spähend
Ludwig van Beethoven (1816)
Lied da An die ferne Geliebte op. 98

Lontano lontano
Luigi Tenco (1966)

Lacreme napulitane
Libero Bovio / Francesco Buongiovanni (1950)

Gam gam
Elie Botbol (1993)

Va’ Pensiero
Giuseppe Verdi (1842)
da Nabucco

Vola Colomba
Bixio Cherubini / Carlo Concina (1952)

In der Ferne
Franz Schubert (1828)
Lied da Schwanengesang D 957

La canzone dell’amore perduto
Fabrizio De Andrè (1966)

Da secoli l’uomo affida alla poesia e al canto quel sentimento che esprime di volta in volta il dolore della separazione, la coscienza della lontananza, l’aspirazione al ritorno, la paura della perdita. L’esilio, l’emigrazione, l’esodo forzato dovuto a conflitti e a carestie, ma anche la sola distanza fisica sono in grado di generare quel sentimento che diviene struggente ricordo di una “patria sì bella e perduta”, amarezza per una condizione di vita determinata da ingiustizie sociali, fatica di chi è costretto a vagare in cerca di un porto sicuro, ma anche struggimento per un amore lontano e speranza di ritorno.
Federico Gon, compositore, raccoglie e rielabora temi di canzoni, Lieder, cori provenienti da generi ed autori diversi e lontani, tutti arricchiti di senso da chi li ha composti, suonati, cantati, ripetuti sulle labbra o nella memoria, scegliendoli come colonna sonora dei propri stati d’animo o come espressione collettiva di un sentimento comune.
Vincenzo De Vivo, autore della drammaturgia, assembla testimonianze, lettere, ricordi di tempi remoti e vicini, di gente prossima e lontana. Aliaksei Zuyeu, fotografo, restituisce in immagini sentimenti ed emozioni.

Stagione 2022-2023

Ricuart/Remember

ControCanto / Musica
Foto di: Aliaksei Zuyeu
Prevendita da venerdì 20 gennaio (primo giorno di prevendita: solo CARD)
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Ricuart/Remember

Giulia Della Peruta soprano
Lora Pavletić mezzosoprano
Kristian Maruš tenore
Alex Martini baritono

Ilic Dunja violino
Eiling Labarca viola
Marta Storer violoncello
Stefan Proiović fisarmonica
Alessandro Del Gobbo pianoforte

rielaborazioni musicali di Federico Gon
progetto drammaturgico di Vincenzo De Vivo
immagini di Aliaksei Zuyeu

Monte Canino
canto della Prima Guerra Mondiale (1915)

La lontananza
Domenico Modugno (1970)

Remember When
The Platters (1959)

Auf dem Hügel sitz ich spähend
Ludwig van Beethoven (1816)
Lied da An die ferne Geliebte op. 98

Lontano lontano
Luigi Tenco (1966)

Lacreme napulitane
Libero Bovio / Francesco Buongiovanni (1950)

Gam gam
Elie Botbol (1993)

Va’ Pensiero
Giuseppe Verdi (1842)
da Nabucco

Vola Colomba
Bixio Cherubini / Carlo Concina (1952)

In der Ferne
Franz Schubert (1828)
Lied da Schwanengesang D 957

La canzone dell’amore perduto
Fabrizio De Andrè (1966)

Da secoli l’uomo affida alla poesia e al canto quel sentimento che esprime di volta in volta il dolore della separazione, la coscienza della lontananza, l’aspirazione al ritorno, la paura della perdita. L’esilio, l’emigrazione, l’esodo forzato dovuto a conflitti e a carestie, ma anche la sola distanza fisica sono in grado di generare quel sentimento che diviene struggente ricordo di una “patria sì bella e perduta”, amarezza per una condizione di vita determinata da ingiustizie sociali, fatica di chi è costretto a vagare in cerca di un porto sicuro, ma anche struggimento per un amore lontano e speranza di ritorno.
Federico Gon, compositore, raccoglie e rielabora temi di canzoni, Lieder, cori provenienti da generi ed autori diversi e lontani, tutti arricchiti di senso da chi li ha composti, suonati, cantati, ripetuti sulle labbra o nella memoria, scegliendoli come colonna sonora dei propri stati d’animo o come espressione collettiva di un sentimento comune.
Vincenzo De Vivo, autore della drammaturgia, assembla testimonianze, lettere, ricordi di tempi remoti e vicini, di gente prossima e lontana. Aliaksei Zuyeu, fotografo, restituisce in immagini sentimenti ed emozioni.

Dettagli

Data:
3 Febbraio 2023
Ora:
20:45
Categorie Spettacolo:
,
Tag Spettacolo:

Il ricordo nel canto e nelle lettere dei profughi, degli emigranti e degli innamorati

Caricamento Spettacoli

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3 Febbraio 2023 alle ore 20:45

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Giulia Della Peruta soprano
Lora Pavletić mezzosoprano
Kristian Maruš tenore
Alex Martini baritono

Ilic Dunja violino
Eiling Labarca viola
Marta Storer violoncello
Stefan Proiović fisarmonica
Alessandro Del Gobbo pianoforte

rielaborazioni musicali di Federico Gon
progetto drammaturgico di Vincenzo De Vivo
immagini di Aliaksei Zuyeu

Monte Canino
canto della Prima Guerra Mondiale (1915)

La lontananza
Domenico Modugno (1970)

Remember When
The Platters (1959)

Auf dem Hügel sitz ich spähend
Ludwig van Beethoven (1816)
Lied da An die ferne Geliebte op. 98

Lontano lontano
Luigi Tenco (1966)

Lacreme napulitane
Libero Bovio / Francesco Buongiovanni (1950)

Gam gam
Elie Botbol (1993)

Va’ Pensiero
Giuseppe Verdi (1842)
da Nabucco

Vola Colomba
Bixio Cherubini / Carlo Concina (1952)

In der Ferne
Franz Schubert (1828)
Lied da Schwanengesang D 957

La canzone dell’amore perduto
Fabrizio De Andrè (1966)

Da secoli l’uomo affida alla poesia e al canto quel sentimento che esprime di volta in volta il dolore della separazione, la coscienza della lontananza, l’aspirazione al ritorno, la paura della perdita. L’esilio, l’emigrazione, l’esodo forzato dovuto a conflitti e a carestie, ma anche la sola distanza fisica sono in grado di generare quel sentimento che diviene struggente ricordo di una “patria sì bella e perduta”, amarezza per una condizione di vita determinata da ingiustizie sociali, fatica di chi è costretto a vagare in cerca di un porto sicuro, ma anche struggimento per un amore lontano e speranza di ritorno.
Federico Gon, compositore, raccoglie e rielabora temi di canzoni, Lieder, cori provenienti da generi ed autori diversi e lontani, tutti arricchiti di senso da chi li ha composti, suonati, cantati, ripetuti sulle labbra o nella memoria, scegliendoli come colonna sonora dei propri stati d’animo o come espressione collettiva di un sentimento comune.
Vincenzo De Vivo, autore della drammaturgia, assembla testimonianze, lettere, ricordi di tempi remoti e vicini, di gente prossima e lontana. Aliaksei Zuyeu, fotografo, restituisce in immagini sentimenti ed emozioni.

Dettagli

Data:
3 Febbraio 2023
Ora:
20:45
Categorie Spettacolo:
,
Tag Spettacolo: