Teatro Comunale di Monfalcone

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3 Dicembre 2015 alle ore 20:45

Hana Kotková / Iva Bittová

Violino – Voce

Intervento critico-narrativo di Veniero Rizzardi

György Kurtág (1926)
Kafka – Fragmente op. 24

in coproduzione con ADM


A partire da brevi testi di Franz Kafka, tratti principalmente dal suo diario o dalle lettere a Milena, György Kurtág ha composto una partitura forte e intimista al tempo stesso, estremamente figurativa, un’ora di musica per un soprano e un violino – caso unico nella storia della musica – costituita da 40 frammenti.
Parole, qualche frase, cenni di brevi storie diventano dei microcosmi. Una musica che aspira all’uso dei frammenti come pietre di costruzione, di cui Kurtág ha bisogno per rimpadronirsi acusticamente del mondo alla ricerca di un’integrità perduta. La grande forma come “ciclo”, come concatenazione di micro forme: così sono composti anche i Kafka – Fragmente (1985-1986).
Hana Kotková viene da una famiglia di musicisti moravi legati allo studio della musica popolare, a Janáček ed ha ricevuto la sua consacrazione internazionale nel 1997 al Concorso della Primavera di Praga dalle mani di Josef Suk, presidente della giuria. Anche Iva Bittová (violinista, vocalista) è morava ed ha lavorato per anni su generi musicali diversi (jazz, rock, musica classica, opera), affermandosi in tutto il mondo (dal 2007 vive a New York) per la sua creatività spontanea e visionaria.
Precede il concerto un intervento critico-narrativo di Veniero Rizzardi, docente all’Università Ca’ Foscari di Venezia e al Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova, oggi fra i più attenti studiosi italiani della musica contemporanea.

Dettagli

Data:
3 Dicembre 2015
Ora:
20:45
Categorie Spettacolo:
,
Tag Spettacolo:

Violino – Voce

Intervento critico-narrativo di Veniero Rizzardi

György Kurtág (1926)
Kafka – Fragmente op. 24

in coproduzione con ADM


A partire da brevi testi di Franz Kafka, tratti principalmente dal suo diario o dalle lettere a Milena, György Kurtág ha composto una partitura forte e intimista al tempo stesso, estremamente figurativa, un’ora di musica per un soprano e un violino – caso unico nella storia della musica – costituita da 40 frammenti.
Parole, qualche frase, cenni di brevi storie diventano dei microcosmi. Una musica che aspira all’uso dei frammenti come pietre di costruzione, di cui Kurtág ha bisogno per rimpadronirsi acusticamente del mondo alla ricerca di un’integrità perduta. La grande forma come “ciclo”, come concatenazione di micro forme: così sono composti anche i Kafka – Fragmente (1985-1986).
Hana Kotková viene da una famiglia di musicisti moravi legati allo studio della musica popolare, a Janáček ed ha ricevuto la sua consacrazione internazionale nel 1997 al Concorso della Primavera di Praga dalle mani di Josef Suk, presidente della giuria. Anche Iva Bittová (violinista, vocalista) è morava ed ha lavorato per anni su generi musicali diversi (jazz, rock, musica classica, opera), affermandosi in tutto il mondo (dal 2007 vive a New York) per la sua creatività spontanea e visionaria.
Precede il concerto un intervento critico-narrativo di Veniero Rizzardi, docente all’Università Ca’ Foscari di Venezia e al Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova, oggi fra i più attenti studiosi italiani della musica contemporanea.

Stagione 2015-2016

Hana Kotková / Iva Bittová

'900&oltre / Musica
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Hana Kotková / Iva Bittová

Violino – Voce

Intervento critico-narrativo di Veniero Rizzardi

György Kurtág (1926)
Kafka – Fragmente op. 24

in coproduzione con ADM


A partire da brevi testi di Franz Kafka, tratti principalmente dal suo diario o dalle lettere a Milena, György Kurtág ha composto una partitura forte e intimista al tempo stesso, estremamente figurativa, un’ora di musica per un soprano e un violino – caso unico nella storia della musica – costituita da 40 frammenti.
Parole, qualche frase, cenni di brevi storie diventano dei microcosmi. Una musica che aspira all’uso dei frammenti come pietre di costruzione, di cui Kurtág ha bisogno per rimpadronirsi acusticamente del mondo alla ricerca di un’integrità perduta. La grande forma come “ciclo”, come concatenazione di micro forme: così sono composti anche i Kafka – Fragmente (1985-1986).
Hana Kotková viene da una famiglia di musicisti moravi legati allo studio della musica popolare, a Janáček ed ha ricevuto la sua consacrazione internazionale nel 1997 al Concorso della Primavera di Praga dalle mani di Josef Suk, presidente della giuria. Anche Iva Bittová (violinista, vocalista) è morava ed ha lavorato per anni su generi musicali diversi (jazz, rock, musica classica, opera), affermandosi in tutto il mondo (dal 2007 vive a New York) per la sua creatività spontanea e visionaria.
Precede il concerto un intervento critico-narrativo di Veniero Rizzardi, docente all’Università Ca’ Foscari di Venezia e al Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova, oggi fra i più attenti studiosi italiani della musica contemporanea.

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Data:
3 Dicembre 2015
Ora:
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György Kurtág (1926)
Kafka – Fragmente op. 24

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A partire da brevi testi di Franz Kafka, tratti principalmente dal suo diario o dalle lettere a Milena, György Kurtág ha composto una partitura forte e intimista al tempo stesso, estremamente figurativa, un’ora di musica per un soprano e un violino – caso unico nella storia della musica – costituita da 40 frammenti.
Parole, qualche frase, cenni di brevi storie diventano dei microcosmi. Una musica che aspira all’uso dei frammenti come pietre di costruzione, di cui Kurtág ha bisogno per rimpadronirsi acusticamente del mondo alla ricerca di un’integrità perduta. La grande forma come “ciclo”, come concatenazione di micro forme: così sono composti anche i Kafka – Fragmente (1985-1986).
Hana Kotková viene da una famiglia di musicisti moravi legati allo studio della musica popolare, a Janáček ed ha ricevuto la sua consacrazione internazionale nel 1997 al Concorso della Primavera di Praga dalle mani di Josef Suk, presidente della giuria. Anche Iva Bittová (violinista, vocalista) è morava ed ha lavorato per anni su generi musicali diversi (jazz, rock, musica classica, opera), affermandosi in tutto il mondo (dal 2007 vive a New York) per la sua creatività spontanea e visionaria.
Precede il concerto un intervento critico-narrativo di Veniero Rizzardi, docente all’Università Ca’ Foscari di Venezia e al Conservatorio “Cesare Pollini” di Padova, oggi fra i più attenti studiosi italiani della musica contemporanea.

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Data:
3 Dicembre 2015
Ora:
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