Teatro Comunale di Monfalcone

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14 Gennaio 2008 alle ore 20:45
/ 15 Gennaio 2008 alle ore 20:45

L’uomo, la bestia e la virtù

di Luigi Pirandello
regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi
con Enzo Vetrano, Ester Cucinotti, Giovanni Moschella, Stefano Randisi, Antonio Lo Presti, Margherita Smedile, Giuliano Brunazzi, Francesco Pennacchia
Teatro Stabile di Sardegna
Diablogues

L’Uomo è il professor Paolino; dopo aver messo incinta la signora Perella (la Virtù), approfittando dell’assenza del marito ammiraglio (la Bestia), fa preparare una torta afrodisiaca affinché questo ultimo compia il suo dovere coniugale e salvi, in questo modo, le apparenze.
La pièce di Pirandello, che all’inizio assomiglia ad una favola grottesca, si trasforma ben presto in un apologo delle false cecità necessarie alla sopravvivenza e al quieto vivere.
La sofisticata messinscena realizzata da Enzo Vetrano e Stefano Randisi, registi e interpreti, esplora e svela le profondità del testo pirandelliano, sciogliendone i nodi linguistici, grazie al potere espressivo delle immagini e all’originalità degli allestimenti.

Dettagli

Inizio:
14 Gennaio 2008 alle ore 20:45
Fine:
15 Gennaio 2008 alle ore 20:45
Categoria Spettacolo:
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di Luigi Pirandello
regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi
con Enzo Vetrano, Ester Cucinotti, Giovanni Moschella, Stefano Randisi, Antonio Lo Presti, Margherita Smedile, Giuliano Brunazzi, Francesco Pennacchia
Teatro Stabile di Sardegna
Diablogues

L’Uomo è il professor Paolino; dopo aver messo incinta la signora Perella (la Virtù), approfittando dell’assenza del marito ammiraglio (la Bestia), fa preparare una torta afrodisiaca affinché questo ultimo compia il suo dovere coniugale e salvi, in questo modo, le apparenze.
La pièce di Pirandello, che all’inizio assomiglia ad una favola grottesca, si trasforma ben presto in un apologo delle false cecità necessarie alla sopravvivenza e al quieto vivere.
La sofisticata messinscena realizzata da Enzo Vetrano e Stefano Randisi, registi e interpreti, esplora e svela le profondità del testo pirandelliano, sciogliendone i nodi linguistici, grazie al potere espressivo delle immagini e all’originalità degli allestimenti.

Stagione 2007-2008

L’uomo, la bestia e la virtù

Prosa
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L’uomo, la bestia e la virtù

di Luigi Pirandello
regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi
con Enzo Vetrano, Ester Cucinotti, Giovanni Moschella, Stefano Randisi, Antonio Lo Presti, Margherita Smedile, Giuliano Brunazzi, Francesco Pennacchia
Teatro Stabile di Sardegna
Diablogues

L’Uomo è il professor Paolino; dopo aver messo incinta la signora Perella (la Virtù), approfittando dell’assenza del marito ammiraglio (la Bestia), fa preparare una torta afrodisiaca affinché questo ultimo compia il suo dovere coniugale e salvi, in questo modo, le apparenze.
La pièce di Pirandello, che all’inizio assomiglia ad una favola grottesca, si trasforma ben presto in un apologo delle false cecità necessarie alla sopravvivenza e al quieto vivere.
La sofisticata messinscena realizzata da Enzo Vetrano e Stefano Randisi, registi e interpreti, esplora e svela le profondità del testo pirandelliano, sciogliendone i nodi linguistici, grazie al potere espressivo delle immagini e all’originalità degli allestimenti.

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L’uomo, la bestia e la virtù

di Luigi Pirandello
regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi
con Enzo Vetrano, Ester Cucinotti, Giovanni Moschella, Stefano Randisi, Antonio Lo Presti, Margherita Smedile, Giuliano Brunazzi, Francesco Pennacchia
Teatro Stabile di Sardegna
Diablogues

L’Uomo è il professor Paolino; dopo aver messo incinta la signora Perella (la Virtù), approfittando dell’assenza del marito ammiraglio (la Bestia), fa preparare una torta afrodisiaca affinché questo ultimo compia il suo dovere coniugale e salvi, in questo modo, le apparenze.
La pièce di Pirandello, che all’inizio assomiglia ad una favola grottesca, si trasforma ben presto in un apologo delle false cecità necessarie alla sopravvivenza e al quieto vivere.
La sofisticata messinscena realizzata da Enzo Vetrano e Stefano Randisi, registi e interpreti, esplora e svela le profondità del testo pirandelliano, sciogliendone i nodi linguistici, grazie al potere espressivo delle immagini e all’originalità degli allestimenti.

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14 Gennaio 2008 alle ore 20:45
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